Capitolo l
IL MONDO NELL'ANNO 571 d.C.

Capo lL'IMPERO BIZANTINOE I REGNI ROMANO-BARBARICI

§ 1. LA DIVISIONE DELL'IMPERO ROMANO

Nell'anno 395 d.C. muore l'imperatore romano Teodosio il grande, sovrano unico dell'immenso impero di Roma.

I due figli di Teodosio, Arcadio edOnorio, si dividono l'eredità paterna.

Nascono due entità politiche distinte: l'impero romano d'occidente e l'impero romano d'oriente.

Onorio diventa imperatore dell «pars occìdentìs» dell'impero romano, che ha per capitale Roma; Arcadio diventa imperatore della «pars orìentls», che ha per capitale Costantinopoli (Bisanzio).

Arcadio regna sull'impero romano d'oriente dal 395 al 408 d.C., mentre Onorio regna sull'impero romano d'occidente dal 395 al 423 d.C.

Pochi anni dopo la nascita dell'impero romano d'occidente e dell'impero romano d'oriente, quello d'occidente viene invaso dai Barbari.

Soltanto la penisola italica, le isole ed alcuni territori transalpinirimangono sotto l'effettivo dominio dell'imperatore romano d'occidente e la capitale dell'impero, in quegli anni burrascosi, viene trasferita a Ravenna, per motivi di difendibilità.

l'impero romano d'occidente, ancora sotto il dominio dell'imperatore, al momento della sua detronizzazione, un regno romanobarbarico, passato alla storia con il nome di regno degli Eruli.

Il regno di Odoacre ebbe vita breve. Nell'anno 488 d.C., infatti, l'Italia viene invasa dagli Ostrogoti, vanamente contrastati dagli Eruli.

Nell'anno 493 d.C., Odoacre viene assediato in Ravenna da Teodorico, re degli Ostrogoti.

In quello stesso anno Teodorico entra in Ravenna, uccide Odoacre e distrugge il regno degli Eruli, fondando il regno degli Ostrogoti.

Nei primi anni del suo regno, Teodorico cercò di fondere in un unico popolo l'elemento romano-italico e l'elemento germanico, ma l'esperimento fallìperché l'elemento romano-italico era di fede cristiano-trinitaria (cattolicesimo), mentre l'elemento germanico era di fede cristiano-unitaria (arianesimo).

Alla morte di Teodorico -avvenuta nell'anno 526 d.C. l'erede al trono, Atalarico, era minorenne e, perciò, il regno venne governato, in veste di reggente, da Amalasunta, figlia di Teodorico.

Atalarico muore nell'anno 534 d.C. ed Amalasunta diventa regina degli Ostrogoti, associandosi nel governo dello stato il cugino Teodato.

Male, però, gliene incolse; infatti, Teodato fece uccidere la cugina Amalasunta e si fece incoronare re degli Ostrogoti nell'anno 535 d.C.

§ 3-I FRANCHI NELLE GALLIE

Dopo il crollo dell'impero romano d'occidente sia afferma nei territori delle Gallie la potenza dei Franchi. Fondatore del regno fu Clodoveo. Eglifu sovrano dei Franchi dall'anno 481 dopo Cristo all'anno 511. La capitale del regno, che inizialmente era Soissons, fu sta

bilita a Parigi, dopo la conversione di Clodoveo dalla fede cristiano-unitaria a quella cristiano-trinitaria. Alla morte di Clodoveo, il reame fu diviso tra i suoi quattro figli.

Dopo lunghe e sanguinose lotte il reame venne riunìfìcato nell'anno 558 d.C., da Clotario I, uno dei quattro eredi di Clodoveo.

Nell'anno 561 Clotario I morì ed il reame venne di nuovo diviso.

Clotario I aveva due figli, Sigeberto e Chilperico. Il reame dei Franchi venne diviso in due regni: Il regno di Neustria, con capitale Soissons, nella parte occidentale; il regno di Austrasia, con capitale a Metz, nella parte orientale.

Sigeberto fu re di Austrasia e Chilperico fu re di Neustria. Nell'anno 571 d.C. il reame dei Franchi era teatro di una guerra fratricida tra Sigeberto e Chilperico.

§ 4 • I VISIGOTI IN SPAGNA

Una delle tribù di Barbari che invasero l'impero romano era la tribù dei Visigoti.

Dall'anno 410 all'anno 415 d.C. i Visigoti, sotto la guida del loro re, Ataulfo, si erano stanziati nelle Gallie e vi avevano organizzato un regno ad opera di re Vallia, che era subentrato ad Ataulfo nel governo della tribù.

Alla morte di Vallia, nel 419 d.C., salì al trono Teodorico I, che fondò il regno visigotico di Tolosa. Nell'anno 451 d.C., re Teodorico muore in battaglia ai Campi catalaunici (Chalons), combattendo contro Attila, re degli Unni.

-Il regno passa nelle mani di Torrismondo, figlio primogenito di Teodorico, ma l'altro figlio di Teodorico, anch'egli di nome Teodorico, uccide il fratello e si fa re nell'anno 453 d.C.

Teodorico II ampliò il dominio visigoto sia in Gallia che in Spagna.

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Alla sua morte, avvenuta nel 466 d.C., diventa re dei Visigoti il principe Enrico. Durante il regno di Enrico vengono consolidate le strutture dello stato. Alla morte di Enrico, nel 484 d.C., diventa re dei Visigoti il principe Alarico. Durante il regno di Alarico II si accende un insanabile conflitto religioso tra Visigoti e Franchi.

I Franchi, come si è detto, si erano convertiti, per opportunismo politico, alla religione cristiano-trinitaria, mentre i Visigoti erano rimasti fedeli alla religione cristiano-unitaria.

Nell'anno 507 d.C., a Vouillé, Clodoveo sconfigge Alarico II, che muore in battaglia.

Dopo la sconfitta di Vouillé, i Visigoti abbandonano tutti i territori della Gallia e si ritirano al di là dei Pirenei, fissando, attorno al 550 d. C., la capitale del regno a Toledo.

Dall'anno 554 all'anno 567 siede sul trono di Toledo re Atanagildo, la cui figlia Brunechilde ~moglie di Sigeberto di Austrasia.

Nell'anno 568 sale al trono Leovigildo, il quale con vigorose operazioni militari consolida il dominio visigotico sulla Spagna, sottomettendo i Suebi ed i Baschi.

Nell'anno 571 d.C. il sovrano dei Visigoti, in Ispagna, era re Leovigildo, il quale fu l'ultimo re visigoto di religione cristianounitaria.

§ 5-I VANDALI IN NORDAFRICA

Una delle tribù di Barbari che invasero l'impero romano era la tribù dei Vandali.

I Vandali, nell'anno 409 d. C., fondarono nella penisola iberica un regno, che ebbe breve durata, ma che lasciò traccia di sè nella toponomastica.

Andalusia, infatti, significa terra dei Vandali, ma da quella

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terra i Vandali furono costretti ad andarsene da Teodorico I re dei Visigoti.

Nell'anno 428 d.C., i Vandali attraversano lo stretto che separa l'Europa dall'Africa e conquistano i territori africani dell'impero romano d'occidente.

Nell'anno 429 d.C., il loro condottiero, re Genserico, fonda il regno dei Vandali, con capitale a Cartagine.

Durante il regno di Genserico -428 d.C. -477 -i Vandali conquistano la Sardegna, la Corsica, le Baleari, la Sicilia e nell'anno 455 d.C. -mettono a sacco Roma.

Dopo Genserico salgono sul trono del regno dei Vandali: Imerico (477 -484), Guntamondo (484 -496), Trasamondo (496 -523), Ilderico (523 -530).

I Vandali erano di fede cristiano-unitaria, mentre nell'Africa romana la popolazione era di fede cristiano-trinitaria ed era governata da una robusta struttura ecclesiastica, che aveva la sua sede centrale a Cartagine.

Per motivi di opportunità politica re Ilderico, come già Clodoveo re dei Franchi, fece dei passi per ottenere l'appoggio delle gerarchie ecclesiastiche trinitarie, ma non ebbe fortuna, perchè una congiura lo spodestò ed il regno fu dato a Gelimero, promotore del colpo di stato voluto dagli unitari per bloccare la conversione dei Vandali alla religione trinitaria.

§6 L'IMPERO BIZANTINO

Mentre l'impero romano d'occidente si sgretola sotto l'urto dei Barbari, l'impero romano d'oriente tiene. Arcadio, il primo sovrano dell'impero romano d'oriente, regna dall'anno 395 d.C. fino al 408. Gli succede Teodosio II, il quale regna dall'anno 408 d.C. fino all'anno 450. Dal 450 al 457 d.C. regna l'imperatore Marciano e con lui si estingue la dinastia teodosiana.

Dall'anno 457 d.C. all'anno 474, siede sul trono di Costantinopoli l'imperatore Leone I e nel 474 gli succede l'imperatore Leone II, che muore nello stesso anno.

Sale al trono Zenone, detto l'Isaurico, il quale siede sul trono di Costantinopoli fino all'anno 491 d.C. ed è durante il suo regno che cessa d'esistere l'impero romano d'occidente (476 d.C.).

Nell'anno 491 d.C. diventa imperatore Anastasio I, che rimane sul trono di Costantinopoli fino all'anno 518. Con la sua morte si estingue la dinastia trace (457 -518) ed ha inizio la dinastia giustinianea.

Nel 518 d.C. -alla morte di Anastasio I -viene acclamato imperatore il comandante della guardia imperiale, Giustino. Giustino I regna fino all'anno 527 d.C. e lascia il trono im

periale al nipote Giustiniano.

Fig. 2-Assetto dei territori della «pars occidentis» dell'impero romano nel 527 d. C.

Giustiniano, appena salito al trono, mise subito in programma la «rìconquista» di tutti i territori della «pars occìdentìs» dell'impero, occupati dai regni romano-barbarici.

La riconquista iniziadall'Africa. Nell'anno 530 d.C. ilre dei Vandali, Ilderico, era stato detronizzato da Gelimero, perchè voleva stabilire rapporti amichevoli con la chiesa di Cartagine.

Nell'anno 532 d.C. un'armata giustinianea sbarca in Africa e sbaraglia l'esercito dei Vandali. Dopo due anni di resistenza re Gelimero si arrende ed ilregno dei Vandali viene annesso all'impero romano d'oriente.

La detronizzazione di Ilderico era stato il pretesto per attaccare il regno dei Vandali, ma Ilderico non ritornerà più sul trono di Cartagine.

L'armata imperiale sbarcata in Spagna «rìconquista» le regioni meridionali della penisola, senza però riuscire a demolire il regno dei Visigoti.

Nell'anno 535 d.C. -preso come pretesto il colpo di stato di Teodato che, uccisa Amalasunta dai suoi sicari, si era fatto incoronare re degli Ostrogoti -Giustiniano spedisce in Italia una armata, agli ordini del generale Belisario.

L'armata imperiale sbarca in Sicilia e, dopo averla occupata senza incontrare resistenza, varca lo stretto e risale la penisola fino al napoletano, senza colpo ferire.

Gli Ostrogoti, nell'anno 536 d.C., spodestano Teodato e al suo posto Vitige viene acclamano re. Re Vitige tiene in iscacco l'armata imperiale, ma nell'anno 540 d.C. viene sconfitto in battaglia e fatto prigioniero.

Gli Ostrogoti incoronano Bàduila loro re e, sotto la sua direzione, riescono a contenere vittoriosamente la pressione dell'armata imperiale.

Per oltre dieci anni si protrae la resistenza degli Ostrogoti all'invasione dell'armata giustinianea.

Nell'anno 552 d.C., a Tagina, la sorte delle armi fu avversa a Bàduila; il nuovo comandante degli imperiali, il generale Narsete, sconfigge l'esercito ostrogoto.

Capo 2 L'IM.PERO PERSIANO DEI SASSANIDI

Nell'anno 226 d.C., Ardascìr I (Artaserse), figlio di Sassan, un sacerdote del fuoco, abbatte l'impero dei Parti e fonda la dinastia sassanide.

L'impero persiano dei Sassanidi si estende dai confini orientali dell'impero romano fino all'India, dalle acque del Golfo arabo (detto impropriamente «persico») e dall'oceano Indiano fino al Caucaso, al Caspio, al fiume Oxus.

La capitale della vasta compagine imperiale è a Ctesifonte (in arabo Madàin). Ardascìr I rende obbligatorio per tutti i sudditi un antico culto persiano del fuoco, di cui suo padre è sacerdote. Il mazdeismo diventa, quindi, religione di stato e supporto del potere imperiale.

L'imperatore (detto «scìàhinscìàh» = re dei re) è al vertice di una robusta struttura gerarchica a forma di piramide, che c.ontrolla capillarmente un corpo sociale di sudditi, suddivisi in diversi strati.

L'esercito è una poderosa macchina di guerra che tiene.a bada con successo l'imperialismo romano.

Nell'anno 531 -alla morte dell'imperatore Kavad I -sale al trono di Ctesifonte il principe ereditario, figlio del defunto imperatore. È Cosroe I il grande.

La sua armata riesce a mettere in ginocchio l'impero romano d'oriente ed egli costringe Giustiniano a pagare un tributo annuo.

È Cosroe I il grande lo «sciahìnscìàh» sassanide che siede sul trono dell'impero persiano, a Ctesifonte (Madàin) nell'anno 571 dopo Cristo.

Nel IV secolo d.C. ebbe inizio nei territori dell'impero la diffusione della religione cristiana e nell'anno 480 d. C. il cristianesimo diventa religione di stato.

Quando nel 523 d.C. giunge ad Axum la notizia che al di là del Mar Rosso, nello Yemen, c'erano stati massacri di comunità cristiane -credenti nella unità, unicità, ed unipersonalità di Dio nonché nella missione profetica di Gesù, figlio di Maria -il Negus Atsbehà dà inizio ai preparativi di una spedizione militare per andare in soccorso dei perseguitati.

Nell'anno 525 d.C. il successore di Atsbehà, il Negus Caleb, ordina l'invasione dello Yemen.

L'armata abissina, dopo aver preso terra, sgomina la resistenza yemenita e spodesta il regolo giudaizzante Dhu Nuwwas, autore degli eccidi (ricordati nel Sublime Corano nella Sura delle «Costellazionì»).

Termina con Dhu Nuwwas la dinastia himiarìta dei «tababì ah» (plurale di tùbba'), che regnava nello Yemen dal I secolo av. Cristo.

Il primo dei «tababì' ah» (plurale di tùbba' che era il titolo regale dei monarchi yemeniti) era stato Hàris al-Ràish. Lo Yemen viene annesso all'impero Abissino e governato da un vicerè.

Nell'anno 571 d.C. era vicerè dello Yemen, in nome e per conto del Negus Neghesti d'Abissinia, il generale Àbrahah alAshram, che era il comandante supremo delle truppe di occupazione.

Abrahah era cristiano monofisita e nella capitale del vicereame, che era la città di Sanà, aveva fatto costruire una splendida chiesa, una basilica.

L'armata d'occupazione che era ai suoi ordini era dotata di elefanti da guerra, una novità per lo Yemen occupato.

Ildominio abissino non era ben visto dalla maggioranza della popolazione yemenita e lo spirito della rivolta serpeggiava contro le forze di occupazione.

Tra non molto esso sarebbe esploso ed avrebbe determinato il crollo della sovranità abissina.