Il Bollettino Islamico Notiziario Edizione 3

Pagina 9 Il Bollettino Islamico Numero 3 Hud (pbuh) fu il Profeta inviato a Bani ‘Ad per la loro riforma. La sua genealogia è simile a quella del Profeta Nuh (Noè) (pbuh) e dei suoi figli. Il Profeta Hud (pbuh) apparteneva ai Bani ‘Ad. Erano i discendenti di Sam. Qualità eccezionali degli ‘Adites’ : Gli ‘Aditi lasciarono Babilonia dopo aver litigato con il popolo di Ham. Si insediarono nel distretto dell’Arabia meridionale, vicino a Umman, Yemen e Hadramaut. Qui costruirono palazzi, eressero templi e venerarono divinità. Le loro divinità principali erano Saqi’ah, Salimah, Raziqah e Hafizun. Gli ‘Aditi erano alti di statura e abili muratori. L’Onnipotente li aveva benedetti con abbondanza di ricchezze, bestiame e figli. Gli ‘Aditi avevano raggiunto un notevole grado di civiltà. Tra loro fiorì il famoso re Shaddad. Costruì un magnifico palazzo vicino ad ‘Aden, nello Yemen meridionale. Era conosciuto come il Giardino di Iram. Fu un re potente e le sue conquiste si estesero alla Siria, all’Iraq e alla frontiera del subcontinente dell’Indo-Pakistan. Questo popolo era orgoglioso delle sue conquiste e si considerava invincibile. Erano indulgenti nei peccati e commettevano atti di ingiustizia e violenza. Invece di esprimere una profonda gratitudine all’Onnipotente per i favori che aveva concesso loro, divennero trasgressori e mostrarono disobbedienza all’Onnipotente. La venuta del profeta Hud (pssl) Il Profeta Hud (pbuh) apparve tra gli Aditi per guidarli. Fece del suo meglio per riportare gli Aditi al culto dell’Onnipotente. Ordinò loro di abbandonare tutte le loro pratiche malvagie. Consigliava loro di astenersi dal commettere peccati, ma essi non prestavano attenzione agli insegnamenti e agli avvertimenti. Il Sacro Corano afferma: “E agli ‘Ad abbiamo inviato il loro fratello Hud. Disse: “O popolo mio! Servite l’Onnipotente, non avete altro Dio all’infuori di Lui. Non volete allora tenervi lontani dal male e fargli conoscere il vostro dovere nei suoi confronti? I capi dei miscredenti del suo popolo dissero: “Certamente vi vediamo in preda alla follia e pensiamo che siate tra i bugiardi”. Disse: “O popolo mio! Non c’è follia in me, ma sono un apostolo del Signore dei Mondi. Vi trasmetto il messaggio del mio Signore e sono per voi un consigliere sincero. (Corano 7:65 Il diluvio giunse Il popolo non lo ascoltò e disobbedì ai comandi dell’Onnipotente. Per questa disobbedienza, l’ira dell’Onnipotente scese su di loro. Una siccità di insolita gravità e una violenta tempesta hanno quasi spazzato via la maggior parte degli abitanti di Bani Ad. Il Sacro Corano afferma: “Per quanto riguarda gli ‘Ad, furono distrutti da un’esplosione violenta e fragorosa che l’Onnipotente fece regnare su di loro per sette notti e otto giorni senza interruzione, tanto che vedeste con grande forza la gente prostrarsi lì come se fossero tronchi di palma cavi”. (Corano 69:6-7) Questa tempesta ebbe un effetto così devastante che tutte le persone orgogliose e disobbedienti furono completamente distrutte, ma il Profeta Hud (pbuh) e i suoi seguaci rimasero illesi. Il Sacro Corano afferma: “Poi lo liberammo (il Profeta Hud) e coloro che erano con lui per Nostra misericordia e tagliammo via l’ultimo di coloro che chiamavano menzogna i Nostri segni ed erano miscredenti. (Corano 7:72) In seguito, i superstiti si stabilirono nello Yemen. La tomba del Profeta Hud (pbuh) si trova a Hadramaut. Gli arabi la visitano nel mese di Rajab. Ammaar (R.A.A.) Anche Ammaar (R.A.A.) e i suoi genitori furono sottoposti alle affiliazioni più severe. Furono tormentati sulle sabbie ardenti della Mecca. Il Santo Profeta (S.A.E.), mentre passava accanto a loro, gli ingiunse di essere paziente nel dare loro la buona notizia del paradiso. Il padre di Ammar, Yasir (R.A.A.), morì dopo lunghe sofferenze per mano dei persecutori e sua madre Sumyya (R.A.A.) fu uccisa da una lancia di Abu Jahl. Sumyya (R.A.A.) si era rifiutata di rinunciare all’Islam di fronte alle terribili torture subite in vecchiaia. La benedetta signora è stata la prima ad andare incontro al martirio per la causa dell’Islam. La prima masjid (moschea dell’Islam) fu costruita da Ammaar (R.A.A.). Quando il Profeta (S.A.W.) emigrò a Madinah, Ammaar (R.A.A.) si offrì di costruirgli una struttura dove potesse sedersi, riposare nel pomeriggio e compiere la Salat sotto il suo tetto. Costruì la Masjid di Kab’ah. Combatté i nemici dell’Islam con grande zelo e coraggio. Durante una delle battaglie, Ammaar (RAA) chiese dell’acqua ma gli fu offerto del latte. Accettò gentilmente e disse: “Devo incontrare i miei amici molto presto; devo incontrare il Profeta (S.A.W.) e i suoi compagni. Il Santo Profeta (S.A.W.) mi aveva detto che il latte sarebbe stato la mia ultima bevanda in questa vita terrena. Ha quindi combattuto fino a raggiungere la sua agognata fine. Al momento della sua morte, Ammaar (R.A.A.) aveva 94 anni. Riuscire a compiacere l’Onnipotente era davvero la più grande conquista dei Saharah (compagni) e l’unico obiettivo della loro vita. Il Profeta Hud (pssl)

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