Il Bollettino Islamico Notiziario Edizione 4

Pagina 6 Il Bollettino islamico Numero 4 Hajj: il quinto pilastro dell’Islam L’Hajj dimostra l’essenza dell’Islam, che è la fede in un unico Dio. Tutte le cerimonie che un pellegrino compie, tutti i luoghi che attraversa durante l’Hajj gli ricordano gran parte della storia di questo credo, il Tawhid. L’Hajj è obbligatorio (fard) per i musulmani che 1) possono permettersi di pagare il viaggio, 2) sono fisicamente in grado di farlo e 3) se il percorso è sicuro e privo di pericoli. L’Hajj è obbligatorio una volta nella vita. Il Profeta (pbuh) disse: “Colui che compie l’Hajj senza lascivia o pratiche malvagie ne uscirà come un neonato, libero da ogni peccato. (Bukhari e Muslim) Benedizioni ed effetti dell’Hajj Lo spirito del pellegrino, che pulsa dal desiderio di visitare la Casa di Dio, impara a trattenere solo pensieri virtuosi. Si pente dei suoi peccati passati e chiede perdono a coloro a cui può aver fatto del male. Si preoccupa che nessuno venga ferito da lui, mentre cerca di rendere qualsiasi servizio o aiuto possibile agli altri. Si astiene da abusi, indecenze, disonestà, litigi e dispute. Pertanto, l’intero viaggio costituisce Ibadah. È il viaggio che purifica continuamente la nafs (anima) dell’uomo. Ogni anno, in ogni parte del mondo, centinaia di migliaia di musulmani si preparano per l’Hajj con una nuova scintilla dell’amore di Dio; la loro influenza migliorerà lo stato morale di molte persone. Quando queste persone, colme dell’emozione dell’Hajj, tornano dal centro della loro religione nelle loro città e nei loro villaggi in tutto il mondo, incontrano migliaia di persone e raccontano le loro esperienze di Hajj, provocano consapevolezza, risveglio e coscienza di Dio in tutta la Ummah (nazione) musulmana. L’Hajj dimostra la reale e concreta unità e fratellanza dell’umanità. I pellegrini provenienti da centinaia di Paesi e comunità, lingue e colori, si riversano in un unico centro attraverso mille e una via. Si tolgono il costume nazionale e tutti, senza eccezione, indossano l’Ihram, nient’altro che due lenzuola di stoffa non cucite e un paio di pantofole. L’orgoglio e la vanità vengono abbandonati. Poveri e ricchi, bianchi e neri, arabi e non arabi, americani e africani, governanti e governati, sono tutti vestiti in modo simile e si muovono contemporaneamente nella stessa direzione, brandendo un unico slogan, Talhiya. In questo modo, le differenze di nazionalità, razza e colore vengono cancellate e si forma un gruppo universale di adoratori di Dio. Il mese di Hajj è la stagione della pace, La Mecca è il luogo della pace; Hajj è la più grande conferenza di pace conosciuta nella storia dell’umanità. L’Hajj è una ferma dichiarazione di rifiuto di ogni tipo di shirk (adorazione di qualcosa di diverso da Dio). Il pellegrino rifiuta tutti i concetti di santità speciale legati all’uomo o al luogo o persino ai profeti. Nell’Islam, nulla è santo se non Dio, l’Onnipotente. Solo Lui è Quddus (santo); questo è il Suo nome. Non ha partner in nessuno dei Suoi attributi. Hajj en bref L’ 8° Zul-Hijjah - Entrare in Ihram da Miquat o dall’alloggio a Makkah. - Grido di Talbiya (Labbayk Allahumma Labbayk, Labbayk la sharika laka Labbayk, Innal hamda, wanni’ mata laka walmulk La sharika lak). - « Eccomi, o Allah, (in risposta alla tua chiamata), eccomi. Io sono qui, tu non hai un partner, io sono qui. In effetti, tutte le lodi, la grazia e la sovranità appartengono a Lei. Non hai un partner”). - Lo stesso giorno si parte per Mina e si rimane per la notte (offrendo le cinque preghiere: zuhr, asr, mahgrib, isha e fajr). Il 9° Zul-Hijjah - Lasciare Mina per Arafat prima di mezzogiorno. - Rimanere nella piana di Arafat pregando Dio fino al tramonto. Questa è la parte più importante dell’Hajj (recitare le preghiere zuhr e asr insieme all’ora zuhr). - Tornare a Muzdalifa, pregare insieme mahgrib e isha, dormire, eseguire le preghiere del fajr e ripartire prima dell’alba. Il 10° Zul-Hijjah - Tornare a Mina e gettare sette pietre su Jamrat ul-Aqaba (l’ultimo pilastro). - Sacrificio di animali, di solito bovini, cammelli e capre. - Andare alla Mecca ed eseguire il Tawaf e il Sa’ee. - Ritorno a Mina e soggiorno di 2 o 3 notti. Il 11° e il 12° Zul-Hijjahs - Gettare ogni giorno sette sassolini su ogni pilastro. Prima di partire - Tornare a Makkah ed eseguire il Tawaf. Chi arriva a Makkah il 9 di Zul-Hijjah deve recarsi direttamente ad Arafat e compiere il resto dei riti. Il suo Hajj è completo.

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