Il Bollettino Islamico Notiziario Edizione 3

Pagina 5 Il Bollettino Islamico Volume XXV No. 29 Allah dice nel Corano: “Non ho creato i jinn, gli spiriti, ne’ gli esseri umani, per nessun altro scopo se non per adorarmi.” (Corano 51: 56) Questo è quello che Dio onnipotente ha detto. Così il nostro scopo in questa vita è di adorare il Creatore. Abbandonarci al Creatore e obbedire alle leggi che Egli ha stabilito per noi. In poche parole, significa adorazione. Questo è il nostro scopo nella vita. Siamo stati creati per l’adorazione. Ora, passiamo alla seconda meta’ del nostro argomento. Che cosa sapete dell’Islam? Non quello che avete sentito parlare dell’Islam Non quello che avete visto nelle azioni dei musulmani. E ricordate che c’è una differenza tra l’islam e i musulmani. L’islam è una regola e un ordine. Se un musulmano non rispetta queste regole e ordini, non è un buon musulmano. Quindi non si può equiparare l’Islam ai musulmani. Proprio come c’è una differenza tra un uomo e un padre. Un uomo ha figli, ma il padre è responsabile. Se un uomo non adempie alle sue responsabilità di padre, non è un buon padre. Sentiamo spesso i termini Islam e musulmani. Sentiamo e vediamo un sacco di informazioni inesatte, fuorvianti e disinformazione mirata nei media. E devo ammettere che alcune di queste disinformazioni e false dichiarazioni sono state perpetuate dagli stessi musulmani. Eppure una persona su cinque in questo mondo di circa cinque miliardi di persone è musulmana! Una persona su cinque in questo mondo è musulmana! Com’è possibile che non sappiamo qualcosa dell’Islam? Che cos’è che unisce tante nazioni diverse e questa configurazione universale in una fraternità comune? Che cosa rende un fratello o una sorella nello Yemen mio fratello o sorella quando vengo dall’America. E cosa fa di questo fratello eritreo mio fratello o sorella? E cosa rende mio fratello un altro fratello dall’Indonesia? E dall’Africa? E un altro dalla Thailandia? E dall’Italia, dalla Grecia, dalla Polonia, dall’Austria, dalla Colombia, dalla Bolivia, dalla Cina, dalla Spagna, dalla Russia e così via? Cosa li rende miei fratelli o sorelle? Abbiamo diversi background culturali e psicologici! Che cos’è l’Islam che ci abbraccia automaticamente e ci unisce come fratellanza? Quali sono le caratteristiche precise di questo modo di vivere incompreso? Anche se ora vi fornirò alcuni fatti, è necessario essere aperti di mente e di cuore. I fatti da soli non portano alla comprensione, ma piuttosto una combinazione di tolleranza, ambizione e disponibilità ad accettare la verità quando la sentite. La parola ‘Islam’ significa abbandono, sottomissione e obbedienza alla legge di Dio Onnipotente. I musulmani usano il termine arabo, Allah, perché in arabo non c’è altra espressione. La parola Allah non può essere applicata a nessuna cosa creata. La parola “Allah” può essere applicata solo a Colui che è il Creatore. Così userò la parola “Allah” e voi sapete di chi sto parlando. La parola ‘Islam’ deriva dalla radice ‘Salama. Significa essere in pace o avere sicurezza. Pertanto, un musulmano è una persona che si arrende, si sottomette e obbedisce alla legge di Dio Onnipotente e, attraverso questa sottomissione, ottiene pace e serenità. Con tale definizione, ‘Islam’ descrive il modo e il comportamento di tutti i profeti e messaggeri ben noti e rispettati di Dio Onnipotente, compresi Adamo, Noè, Abramo, Mosè, Davide, Salomone, Isacco, Ismaele, Giovanni Battista, Solimano, Gesù figlio di Maria e Muhammad (che la pace di Allah sia su tutti loro.) Tutti questi profeti e messaggeri provenivano dallo stesso Dio Onnipotente con lo stesso messaggio. Cioè, adorare Dio Onnipotente e fare le buone azioni e tu realizzerai lo scopo della vita. Sarete ricompensati con una vita eterna nell’aldilà. Se leggete attentamente le Scritture, troverete lo stesso, semplice messaggio da parte di tutti i profeti. Nessuno di quei profeti ha mai detto: “Io sono Dio - adorami”. Non lo troverete in nessuno dei libri sacri che avete - non la Bibbia, non la Torah, non il Nuovo Testamento, non i Salmi di Davide. Non lo troverete nel discorso di alcun profeta. Possiamo vedere che con tale definizione, la parola araba descrive ciò che tutti i profeti hanno fatto. Tutti sono venuti e si sono sottomessi a Dio; tutti hanno insistito affinché la gente compisse azioni di giustizia. Niente più che arrendersi e obbedienza! I Dieci Comandamenti di Mosè - che cos’era quello? Il discorso di Abramo - che cos’era quello? I Salmi di Davide - che cos’era? I Proverbi di Salomone - che cosa ha detto? Il Vangelo di Gesù Cristo - che cosa ha detto? Che cosa ha detto Giovanni Battista? Che cosa hanno detto Isacco e Ismaele? Che cosa ha detto Muhammed? Niente di più di questo! “E non gli è stato comandato altro che questo: Adorare Allah, offrendogli una sincera devozione, essendo vero (nella fede); stabilire una preghiera regolare; e praticare una carità regolare; e questa è la Religione Destra e Diritta”. [Corano 98:5] Questo è quello che ha detto Allah. Ad essi fu ordinato solo di adorare Allah. Allo stesso modo, sarebbe anche qui appropriato considerare sia i profeti che i messaggeri come musulmani, perché cosa è un “musulmano”? La parola ‘musulmano’ significa: “Colui che si arrende a Dio onnipotente e obbedisce alle leggi di Dio onnipotente”. Tutto ciò che si arrende alla legge di Dio onnipotente è musulmano! Così, quando un bambino esce dal grembo materno di sua madre nel momento in cui Dio ha ordinato - che cos’è? È un musulmano. Quindi, quando obbediamo volontariamente a Dio onnipotente, siamo musulmani! Gesù Cristo era musulmano. Abramo era musulmano. Mosè era musulmano. Tutti i profeti erano musulmani! Ma sono venuti dal loro popolo e parlavano lingue diverse. Ogni profeta e messaggero di Dio onnipotente portava lo stesso e fondamentale messaggio: “Adora Dio onnipotente e sii sincero verso di Lui”. Dove c’è un conflitto, è il risultato di false affermazioni, favole, esagerazioni e interpretazioni personalizzate di presunti scrittori, storici, studiosi e individui. Come cristiano - prima di diventare musulmano - non ho capito come mai in tutto l’Antico Testamento Dio è sempre indicato come Uno - il Maestro e Signore e Re dell’Universo. E nel primo comandamento dato a Mosè, Egli non permetteva a nessuno di adorare immagini scolpite. In tutto l’Antico Testamento questo viene ripetuto. E poi, improvvisamente riceviamo quattro testimonianze da Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Matteo chi? Marco Chi? Luca chi? Giovanni chi? Quattro diversi Vangeli scritti a quarantotto anni di distanza. E nessuno di questi uomini, che non hanno collaborato tra loro, nessuno di loro ha scritto il loro cognome. Dove nella storia degli uomini un nome è accettato come documentazione? Da nessuna parte! Eccetto che nel Nuovo Testamento.

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